(Santa Teresa d’Avila (1515-1582), carmelitana, dottore della Chiesa. Poesie «Vuestra soy, para vos nací»)
Sono tua poichè mi hai creata
sono tua perché mi hai redenta
sono tua poiché per me hai sofferto
sono tua poiché mi hai attesa
sono tua perché non mi sono perduta :
che cosa vuoi farne di me ?
sono tua perché mi hai redenta
sono tua poiché per me hai sofferto
sono tua poiché mi hai attesa
sono tua perché non mi sono perduta :
che cosa vuoi farne di me ?
Che cosa vuoi o mio buon Signore
che faccia una così umile creatura ?
Che compito vuoi dare a questa indegna peccatrice ?
Vedi, io sono qui, mio dolce amore
amore dolce, sono qui
che cosa vuoi farne di me ?
che faccia una così umile creatura ?
Che compito vuoi dare a questa indegna peccatrice ?
Vedi, io sono qui, mio dolce amore
amore dolce, sono qui
che cosa vuoi farne di me ?
Vedi qui c’è il mio cuore,
io lo metto nelle tue mani :
così come il mio corpo, la mia vita e la mia anima,
tutta me stessa e tutte le mie preoccupazioni.
Dolce sposo e Redentore,
poiché mi sono data tutta a te
che cosa vuoi farne di me ?
io lo metto nelle tue mani :
così come il mio corpo, la mia vita e la mia anima,
tutta me stessa e tutte le mie preoccupazioni.
Dolce sposo e Redentore,
poiché mi sono data tutta a te
che cosa vuoi farne di me ?
Porti frutto o non ne porti
parli o taccia,
mostrami la strada da percorrere.
Sia felice nell’annunciare il Vangelo.
Che io soffra o sia felice
Tu solo sei nel mio cuore.
Che cosa vuoi farne di me?
parli o taccia,
mostrami la strada da percorrere.
Sia felice nell’annunciare il Vangelo.
Che io soffra o sia felice
Tu solo sei nel mio cuore.
Che cosa vuoi farne di me?
Per la traduzione ringrazio https://unacasasullaroccia.wordpress.com/2013/10/15/vuestra-soy/